Archivio (150)

Lunedì, 13 Agosto Scritto da
Badia, sala “Ciasa Runcher”

Accio Piano Trio

Christina Scheicher, pianoforte
Clemens Böck, violino
Leo Morello, violoncello
Accio piano trio è stato fondato nel 2013 al Mozarteum di Salisburgo. Si è esibito alla Konzerthaus di Vienna, a Londra, in Germania, Italia, Svizzera, Repubblica Ceca e Cina. Nella sua ricerca musicale, il trio si è concentrato su opere giovanili e su gioielli meno conosciuti della letteratura cameristica.

Programma:

In questo programma il trio propone alcuni brani che hanno rappresentato le tappe più importanti della sua ricerca musicale negli ultimi cinque anni. Il tardo trio di Haydn in Do maggiore, dedicato a una talentuosa pianista londinese, sprizza di humour, passaggi del pianoforte perlati e brioso susseguirsi di sorprendenti elementi.

L’originale trio di Frank Martin su melodie popolari irlandesi deluse in tal modo le ingenue aspettative del committente, un americano amante della musica popolare irlandese, che questi si rifiutò di pagare il lavoro. Il compositore si cimentò quindi con rinnovato entusiasmo nel rielaborare nel suo stile molto particolare le antiche melodie popolari trovate nella biblioteca nazionale parigina. Complessi ritmi sovrapposti con una tendenza al groove rendono unico questo capolavoro.

Shostakovich scrisse il suo primo trio con pianoforte all’età di 17 anni - ancora studente di conservatorio. Il trio presenta ancora un respiro tardoromantico, pur trovandosi già ancorato al periodo moderno. Sbalordisce per il complesso trattamento del materiale motivo-tematico, cromatismi lancinanti, armonie coloristiche, effetti sonori grotteschi e turbolenti sfoghi emotivi.
Nella seconda parte sarà eseguito il drammatico trio in Do minore di Mendelssohn. Dopo il primo movimento, irrequieto e cupo, segue una romanza senza parole in Mi bemolle maggiore, mentre uno scherzo rapido e grottesco ci ricorda il Sogno di una Notte di Mezza Estate. Nello sviluppo del danzante finale viene integrato il corale “Vor Deinen Thron tret ich hiermit” dal Salterio Ginevrino del 1551, infine ripresentato in un folgorante Do maggiore.

“a midsummer night's dream”

Joseph Haydn
1732-1809
Klaviertrio Nr. 43 in C-Dur, Hob XV:27
Allegro - Andante - Presto

Frank Martin
1890-1974
Trio sur des mélodies populaires irlandaises, per violino, viola e pianoforte
Allegro moderato - Adagio - Gigue: Allegro

Dmitri Schostakowitsch
1906 – 1975
Klaviertrio Nr. 1 in c-Moll, op. 8

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Felix Mendelssohn Bartholdy
1809-1847
Klaviertrio Nr. 2 in c-Moll, op. 66
Allegro energico e con fuoco - Andante espressivo- Scherzo. Molto allegro quasi presto - Finale. Allegro appassionato
Sabato, 11 Agosto Scritto da
San Vigilio, scuola di musica

Duo Da Chara

David Arroyabe, violino
Caroline Preißl, chitarra
Il Duo Da Chara (dal gaelico: Due Amici) suona duetti classici per violino e chitarra così come composizioni folcloristiche ispirate da diversi paesi, musica contemporanea e anche delle composizioni su commissione o arrangiamenti propri.

Programma:

Orizzonti: fra Europa e America del Sud. Con violino e chitarra il duo "Da Chara" presenta un programma vario con brani europei e sudamericani. Tanghi focosi, la bossa nova melodiosa e anche musica folk irlandese creano insieme un'atmosfera estiva e serena.

„horizons“

Francesco Molino
1775-1847
Notturno op. 38:
Andante cantabile – Rondo

Johann S. Bach
1685-1750
Aus: “Sonate in G-Dur” BWV 1021
I. Adagio

Niccolò Paganini
1782-1840
Cantabile

Enrique Granados
1867-1916
Danse espagnole Nr. 5 “Andaluza”
Danse espagnole Nr. 4 “Villanesca”

Maximo D. Pujol
1957*
Aus: “Suite de Buenos Aires”
I. Pompeya II. Palermo

Giuseppe Torrisi
1958*
Polka Loca

Johann S. Bach
1685-1750
Aus: “Sonate in Es-Dur” BWV 1031
Siciliana

Paolo Tomada
1969*
Souvenir für David und Caroline

Celso Machado
1953*
Chôro Sem Lagrimas
Vamo Nessa

Irish Trad.
The Boys of Ballisodare Musical Priest
The Boys of Mallow

Giovedì, 09 Agosto Scritto da
La Villa, Ciastel Colz

Ensemble Hope

Ustad Ghulam Hussain, robab
Johanna-Leonore Dahlhoff, flauto
Pejman Jamilpanah, tar e voce
Dennis Merz, chitarra
Elias Rohid, voce
Mirweis Neda, tabla
Bridges è un’iniziativa musicale interculturale di Francoforteche raccoglie musiciste e musicisti professionisti rifugiati e nativi. L’ensemble afghano – iraniano – tedesco Hope si è formato all’inizio del 2016 nel campo di Bridges. Unisce maestre e maestri di strumenti musicali occidentali e persiani.

Ustad Ghulam Hussain proviene da una nota famiglia di musicisti di Kabul ed è considerato uno dei migliori musicisti di robab del mondo; ha partecipato anche a grandi festival a livello internazionale.

Mirweis Neda è nato a Francoforte come figlio di profughi afghani ed è un musicista di tabla molto richiesto in tutta la Germania.

Pejman Jamilpanah, Tar e voce, in Iran godeva di successo come musicista, compositore e produttore musicale, conduceva fra l’altro 12 studi di registrazione.

Elyas Rohid, il cantante, in Afghanistan era un cantante molto apprezzato per cerimonie nuziali e ricorrenze.

Johanna-Leonore Dahlhoff è flautista, versata nell’improvvisazione, nel Folk e nella musica profana, inoltre è la responsabile del progetto di “Bridges – Musik verbindet”.

Dennis Merz ha studiato chitarra a Francoforte. Accanto alla sua formazione classica si è dedicato intensamente alla musica folcloristica di tutto il mondo.

Programma:

Musica unisce. Fra Oriente e Occidente
Il programma contiene brani afghani e persiani noti, come per esempio di Faramaz Aslani o dell’“Elvis Presley afghano“ Ahmad Zahir, nonché anche pezzi classici afghani strumentali come Bopali di Ustad Mohamad Omar e anche una composizione di flamenco del chitarrista tedesco Dennis Merz. L’ensemble inoltre suona una sonorizzazione della famosa poesia sufi del 12° secolo “Bisch nawaz ney” di Maulana Rumi, uno dei poeti della Persia più noti in assoluto.

„bridges“

Ustad Mohamad Omar
Bopali

Ustad Hashem
Bisch nawaz ney

Ustad Zaland
Ai negare man

Ustad Ayub
Schab la bane

Faramaz Aslani
1954*
Miduni del asire

Sarebon
Sobe keschwe maiwal

Sconosciuto
Khan de lewar khane

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Sarebon
Sarebon 7/8

Taraanasaaz
Raftim azim bagh

Faramaz Aslani
Agire rus

Jila
Ahuye saroi

Ahmad Zahir
1946 - 1979
Aseman begui

Dennis Merz
1988*
Orient Express

canzone tradizionale turca
Üsküdar'a gider iken

Il nome di alcuni compositori è sconosciuto, così come molte date di nascita e di decesso.
Mercoledì, 08 Agosto Scritto da
Corvara, sala manifestazioni

Roberto Gander & Quartetto dei Virtuosi Italiani

Roberto Gander, clarinetto
Alberto Martini, violino
Luca Falasca, violino
Flavio Ghilardi, viola
Leonardo Sapere, violoncello
Roberto Gander - Studia e si diploma presso il Conservatorio di Musica “C. Monteverdi” di Bolzano. Proseguimento degli studi a Milano con i Proff. P. Budini e G.Tirincanti. Premiato in concorsi nazionali e internazionali di musica da camera. Dal 1980 al 1989 membro dell’orchestra della Fondazione “Arena di Verona”. Collabora con prestigiose orchestre lirico sinfoniche quali Orchestra regionale “Haydn” di Trento e Bolzano, Teatro “San Carlo” di Napoli, Filarmonica Marchigiana, Orchestra Filarmonica “A. Toscanini” di Parma,” I Virtuosi Italiani “. Membro dell’unica orchestra permanente di fiati d’Italia “I Fiati di Parma”, nonché del “Windkraft Ensemble” gruppo specializzato nel eseguire musica contemporanea. Dal 1993 titolare della cattedra di clarinetto al Conservatorio “C. Monteverdi” di Bolzano.

L‘orchestra de I Virtuosi Italiani è considerata una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale. Si esibisce regolarmente per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani.

Programma:

Il programma comprende dei capolavori tratti dalla letteratura per clarinetto e archi. Il quintetto “Stadler” di W. A. Mozart e il quintetto di C. M. v. Weber espongono il clarinetto con la sua cantabilità, il suono morbido e vellutato, in perfetta simbiosi con il suono dolce degli archi.

“clarinet in evolution”

W.A. Mozart
1756-1791
Quintetto per clarinetto e archi KV581
Allegro-Larghetto-Menuetto, Trio-Allegretto con Variazioni

G. Puccini
1858-1924
“Crisantemi”. Elegia per quartetto d’archi

C.M. von Weber
1786-1826
Quintetto in si bem. magg. op. 34
Allegro - Fantasia - Menuetto - Rondo Allegro
Lunedì, 30 Luglio Scritto da
Badia, chiesa

Concerto d'organo

Els Biesemans, organo
Els Biesemans (1978) ha studiato pianoforte, organo e musica da camera a Leuven e Basilea. È specializzata in musica antica e strumenti storici ed è vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali. Le sue esibizioni e registrazioni sono celebrate in tutto il mondo.

Programma:

Bach e i suoi predecessori della Germania del Nord.
Johann Sebastian Bach entrò in contatto con la tradizione organistica della Germania del Nord già da giovane studioso, ed essa segnò profondamente le sue opere. In occasione di un viaggio ad Amburgo, Bach ebbe modo di ascoltare le esecuzioni dell’organista Vincent Lübeck nella chiesa di San Nicola.
Gustav Düben, organista in Svezia, allestì una raccolta di opere, la cosiddetta „Raccolta Düben“ che contempla più di 2000 brani musicali, tra i quali quelli di Buxtehude e Schütz.
Franz Tunder fu attivo a Lubecca, dove inaugurò i concerti serali (Abendmusiken), proseguiti dal suo successore, Buxtehude, e che vengono eseguiti ancora oggi.
Bach compose il Preludio e la Fuga in Re maggiore a Weimar, quando si trovò ad essere organista di corte. Questo fu un periodo particolarmente felice e prolifico per il grande compositore. Bach scrisse anche le parti corali per Allein Gott in der Höh che riprese molto più tardi, con l’intenzione di pubblicarle, quando era direttore musicale della chiesa di San Tommaso a Lipsia.

“summit Bach 2”

Vincent Lübeck
1654-1740
Präludium und Fuge g-Moll

(Güstav?) Düben
ca. 1629-1690
Nun lob, mein Seel, den Herren

Franz Tunder
1614-1667
Christ lag in Todesbanden

Johann Sebastian Bach
1685-1750
Leipziger Choräle:
Allein Gott in der Höh sei Ehr BWV 662 (Choralmelodie im Sopran)
Allein Gott in der Höh sei Ehr BWV 663 (Choralmelodie im Tenor)
Trio super “Allein Gott in der Höh sei Ehr’"BWV 664

Präludium und Fuge D-Dur BWV 532
Domenica, 29 Luglio Scritto da
La Valle, chiesa

Ensemble Pinzimonio & Windinstruments

Gudrun Mayrl, soprano
Irene Clara, soprano
Stefanie Watschinger, alto
Renzo Huber, tenore
Raimund Pitscheider, basso

Manuel Schuen, organo
Philipp Höller, timpani barocchi
Andreas Oberkofler, tromba barocca
Markus Erlacher, tromba barocca
Michael Pescolderung, corno barocco
Egon Lardschneider, corno barocco
L’ensemble “Il Pinzimonio Vocale”, costituito nel 2006, si dedica soprattutto alla musica rinascimentale e barocca. Del repertorio del gruppo fanno parte, oltre a un notevole numero di composizioni di musica antica, anche parecchie canzoni popolari ladine.

Philipp Höller, timpani barocchi, si è diplomato al conservatorio „C. Monteverdi” a Bolzano e ha continuato i suoi studi all’Accademia Internazionale della Musica Milano con David Searcy, Jonathan Scully e Mike Quinn. Ha collaborato con orchestre famose in tutto il mondo, come l’Orchestra Mozart, sotto la guida di Claudio Abbado e Trevor Pinnock.

Manuel Schuen, organo, ha conseguito nel 2009 il Master in Musica sacra e la Laurea in Organo. Vincitore di diversi premi ai concorsi internazionali d’organo. Dal 2008 è organista titolare dell’organo storico Sieber (1714) e direttore musicale nella parrocchia St. Michael di Vienna. Dal 2013 svolge attività didattica all’ Università di Musica di Vienna, all’Istituto per Musica sacra.

Andreas Oberkofler, tromba barocca, ha studiato tromba presso il Conservatorio di Trento e ha frequentato diversi corsi di perfezionamento. Attualmente insegna all’istituto musicale ed è attivo in diverse formazioni musicali. Dal 1994 Andreas è membro del complesso “Unknown Brass Quintett” con il quale ha raggiunto il 2° premio al concorso per ottoni di Passau.

Markus Erlacher inizia gli studi musicali presso l’accademia musicale „Musikhochschule Detmold. Nel 2006 consegue il diploma di laurea e viene proposto per gli studi di perfezionamento. Nel 2008 termina i suddetti studi presso l’accademia musicale “Hochschule für Musik und Theater München”. Partecipa attivamente a corsi di perfezionamento internazionali. Attualmente è impegnato come insegnante di tromba alla scuola di musica.

Dopo essersi diplomato a Bolzano, Michael Pescolderung studia a Norimberga. Dal 2009 è cornista nell’orchestra sinfonica della Carinzia al teatro civico di Klagenfurt ed ha collaborato con noti direttori come Zubin Metha, Andrés Orozco-Estrada, Bertrand de Billy, Lorenzo Viotti, John Axelrod e Alexander Soddy.

Egon Lardschneider, corno, si è diplomato al conservatorio di Bolzano e alla Musikhochschule di Monaco di Baviera. È vincitore dei concorsi giovanili “Jugend Musiziert” e “Rovere d’oro” come solista ed ai concorsi internazionali di Leoben e Stresa con il quintetto di fiati “Antie”. Ex membro dell’orchestra giovanile “Gustav Mahler” con Claudio Abbado. Attualmente è insegnante presso la scuola di musica della Val Gardena.

Programma:

Il concerto ripercorre alcune delle tappe che hanno caratterizzato l’epoca barocca, dagli inizi fino al grande Johann Sebastian Bach. Il programma si sviluppa in modo speculare: troviamo così al centro la Suite in Fa maggiore di Georg Philipp Telemann, per due corni ed organo, racchiusa tra due corali di Johann Sebastian Bach e tre mottetti del suo cugino di secondo grado Johann Christoph, eseguiti con l’accompagnamento degli ottoni e dell’organo. Seguono poi due concerti per due trombe di Manfredini e Aldrovandini, dai colori brillanti e dal timbro solenne. In apertura e in chiusura del programma troviamo infine due fanfare in Do maggiore, eseguite da trombe, corni e timpani, entrambe di autori di inizio barocco, il monaco agostiniano Pater Ignatius e Bartholomäus Riedl.

“specular”

Pater Ignatius
1642-1698
Aufzug in C-Dur für 2 Trompeten, 2 Hörner und Pauken

Johann Cristoph Bach
1642-1703
Der Mensch vom Weibe geboren

Francesco Manfredini
1680-1748
Concerto per due Trombe
Allegro - Largo - Allegro

Johann Cristoph Bach
1642-1703
Sei getreu bis in den Tod

Johann Sebastian Bach
1685-1750
Choral: Nun lob, mein Seel, den Herren (BWV 389)

Georg Philipp Telemann
1681-1767
Suite in F- Dur (für 2 Hörner und Orgel)
Overture (Lento-Allegro-Lento) - Rondeau (Moderato) - Sarabande (Lento) - Menuet(Moderato) - Bourrée (Presto)

Johann Cristoph Bach
1642-1703
Mit Weinen hebt sichs an

Johann Sebastian Bach
1685-1750
Choral: Nun danket alle Gott (BWV 79)

Giuseppe A. V. Aldrovandini
1671-1707
Concerto per due trombe
Allegro - Largo - Allegro

Bartholomäus Riedl
1650-1688
Aufzug in C-Dur für 2 Trompeten, 2 Hörner und Pauken
Giovedì, 26 Luglio Scritto da
San Cassiano, sala manifestazioni

Duo Somigli - Sintoni

Paolo Somigli, pianoforte
Chiara Sintoni, pianoforte
Il Duo pianistico Chiara Sintoni & Paolo Somigli si è costituito nel 2009. I componenti del duo vantano competenze sia strumentali sia musicologiche e sono entrambi, oltreché pianisti, laureati in discipline musicali e svolgono attività concertistica anche in altre formazioni. Chiara Sintoni è docente di Educazione musicale presso l’Istituto “Marcelline” di Bolzano; Paolo Somigli è professore associato nella Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano.

Programma:

Il programma offre una panoramica della letteratura pianistica a quattro mani attraverso brani di autori celebri ma di esecuzione non frequente accomunati dal riferimento alla danza e alla forma della variazione. Al contempo essi evidenziano il delinearsi nel tempo di una scrittura pianistica a quattro mani che, a partire dalle variazioni di Haydn, sempre più sviluppa e mette a frutto le risorse sonore, tecniche e timbriche offerte da questa formazione.
 
“dances & variations”

E. Grieg
1843-1907
“Peer Gynt”, Suite n. 1 per pianoforte a quattro mani, op. 46:
Il mattino – La morte di Åse – Danza di Anìtra - Nell’antro del Re della montagna

F.J. Haydn
1732-1809
Der Lehrer und der Schüler. Variationen für das Pianoforte zu vier 1732-1809 Händen (Hob. XVIIa:1)
Tema – Variazioni I-VIII – Tempo di Minuetto

L. van Beethoven
1770-1827
Otto variazioni su un tema del conte Waldstein, Wo O67
Tema (andante con moto) – Variazioni I-VII – Variazione VIII: Un poco Adagio - Allegro - Adagio - Allegro - Adagio - Presto

R. Schumann
1810-1856
Kinderball. Sechs leichte Tanzstücke für ein Pianoforte zu vier Händen, op. 130
Polonaise (Lento e misurato) – Walzer (Vivace) – Menuett (Non veloce, un pocomaestoso) – Ecossaise (Vivace) – Française (Vivo, ma non troppo) - Ringelreihe (Vivace)
Giovedì, 19 Luglio Scritto da
Badia, sala “Ciasa Runcher”

Duo Rudolfsson - Buttard

Mikael Rudolfsson, trombone
Valentine Buttard, pianoforte
Mikael Rudolfsson (nato nel 1987 a Stoccolma) ben presto si è affermato come uno dei solisti più interessanti dal punto di vista creativo nella scena della musica moderna in Europa. La sua predilezione per la musica contemporanea lo ha portato ai più grandi festival a livello mondiale, come ai Donaueschinger Musiktage, Wien Modern o al Festival Intenacional Cervantino. Suona come solista in orchestre ed ensemble in Germania, Slovenia, Russia, Messico, Norvegia e Svezia, come per esempio nell’Ensemble Modern o nella Far East Philharmonic Orchestra. Già a 20 anni Mikael Rudolfsson era solista di trombone nell’orchestra sinfonica Gäve in Svezia, la sua città natale. Dal 2017 è membro fisso del Klangforum Vienna.

Apprezzata per la sua sensibilità nelle proprie interpretazioni da compositori affermati dei nostri tempi, la giovane pianista Valentine Buttard da più anni si dedica alla musica contemporanea. Nel 2012 il compositore di fama mondiale Henri Dutilleux, pochi mesi prima della sua morte, incitò Valentine Buttard a proseguire per la sua strada. Aveva intravisto nell’ interpretazione dei suoi Trois Préludes il talento e la briosità della musicista.
Valentine Buttard è nata nel 1986 a Belfort/Francia. Ha iniziato la sua prima formazione musicale sul pianoforte da Rena Shereshevskaya a Colmar/Francia e ha studiato e poi perfezionato la sua arte dal 2005 al 2014 alla Hochschule für Musik, Theater und Medien a Hannover. Nel frattempo è pluridiplomata come solista e pedagoga e si esibisce regolarmente in concerti in Francia, Germania e Svizzera.

Programma:

I due giovani musicisti Mikael Rudolfsson e Valentine Buttard intraprendono un viaggio alla ricerca di “grandi suoni” e trovano punto d’incontro fra moderno e antico. Esplorano differenze e similitudini tra brani di compositori del romanticismo e quelli contemporanei. Si muovono liberi e senza confini nella realtà musicale, pieni di umore e passione, in modo intenso e tranquillo. Il programma “for ever modern” è musica pensata ed eseguita come trasfusione d’energia, un grande arco teso, un viaggio tra tempo e spazio tramite suoni.
 
“for ever modern”

Robert Schumann
1810-1856
Fantasiestücke, Op. 73
(in einer Transkription für Posaune und Klavier)
Zart und mit Ausdruck - Lebhaft, leicht - Rasch und mit Feuer

Leoš Janàček
1854-1928
Auf verwachsenem Pfade

Bent Sørensen
1958*
The Bells of Vineta (für Posaune solo)

Philippe Gaubert
1879-1941
Morceau symphonique

Frank Martin
1890-1974
Ballade

Philippe Hersant
1948*
Éphémères (für Klavier solo)

György Kurtàg
1926*
Sechs Stücke für Posaune und Klavier
Játékok (für Klavier solo)

Arvo Pärt
1935*
Spiegel im Spiegel
Mercoledì, 18 Luglio Scritto da
Corvara, chiesa

Ensemble QuinTirol

Gertraud Frank, clarinetto
Gantioler Ingrid, fagotto
Michael Cede, flauto
Lukas Runggaldier, oboe
Egon Lardschneider, corno
"QuinTirol" è composto da cinque musicisti provenienti da tutte le regioni del Tirolo, che lo scorso anno hanno deciso di riunirsi nella classica formazione del Quintetto a Fiati, per presentare in pubblico solo opere originali per questo organico, spaziando nella musica colta, dal periodo classico sino al contemporaneo.Tutti e cinque i musicisti hanno una vasta esperienza sia in ambito locale che all'estero ed è per questo che la loro decisione di collaborazione professionale risulta una combinazione emozionante.

Programma:
L’Ensemble QuinTirol presenta un vasto assortimento di composizioni per quintetto di fiati. Due autentici classici ne rappresentano la struttura portante: il Divertimento Nr. 1 di Joseph Haydn - assieme al famoso Corale di San Antonio che sarà più tardi rielaborato sinfonicamente da Johannes Brahms, nelle sue „Haydn-Variationen“ - e l’appassionato Quintetto op. 56 Nr. 2 di Franz Danzi. Nei Trois Pièces Brèves composti da Jacques Ibert attorno al 1930, emerge il virtuosismo leggero e cromatico dello stile francese: possiamo qui cogliere tutta la maestria con la quale il musicista sapeva orchestrare gli ensemble di fiati. Di tutt’altro tenore è il brano Music for a Deceased Friend (Musica per un amico defunto) di Peteris Vask. Il compositore lettone contemporaneo dà voce al suo lutto attraverso una musica mistico-religiosa altamente espressiva. Come se provenisse da un’altra dimensione musicale, risuona infine, con toni bonariamente umoristici, la musica popolare tirolese di Werner Pirchner con il suo Streichquartett für Bläserquartett.

Joseph Haydn

1732-1809
Divertimento Nr.1 B-Dur
Allegro con spirito - Andante quasi Allegretto “Chorale St. Antoni”- Menuetto - Rondo Allegretto

Jacques Ibert
1890-1962
Trois Pièces Brèves
Allegro - Andante Assez lent – Allegro scherzando

Peteris Vasks
1946*
Music for a deceased Friend

Werner Pirchner
1940-2001
„Streich“Quartett für Bläserquintett
Variations on a Tyrolean Slave Song:
1. I måg
2. nit Küah-hiatn
3. I måg nit
4. Sau-hiatn
5. Vom Davon-Reit’n
6. P.S.
7. Ich weiss nicht, soll’s was bedeuten...
8. Ja!

Franz Danzi
1763-1826
Quintett op.56 Nr.2 g-moll
Allegretto - Andante - Menuetto allegretto - allegretto
Lunedì, 16 Luglio Scritto da
Badia, chiesa

Concerto d'organo

Gustav Auzinger, organo
Gustav Auzinger ha iniziato gli studi musicali con Peter Planyavsky. Ha quindi studiato Musica Sacra, Pedagogia della musica e Organo sotto la guida di Michael Radulescu presso la Scuola Musicale Superiore di Vienna. Ha approfondito i suoi studi in Italia, Svizzera ed Olanda. Le sue attività in campo musicale sono molteplici: è organista degli organi storici della chiesa di Sant´Anna a Steinbruch (1727) e nel castello di Neuhaus (ca.1625). È docente di organo presso il conservatorio per la Musica Sacra di Linz e svolge un´intensa attività concertistica in numerosi Paesi europei, in Asia, America Latina e negli Stati Uniti. È stato invitato a far parte della giuria di concorsi nazionali e internazionali.

Programma:
Un viaggio dagli allievi del classicismo viennese, fino al „sommo maestro“ Johann Sebastian Bach. Johann Christian Kittel arrivò sedicenne a Lipsia per prendere lezioni da Johann Sebastian Bach, e fu uno dei suoi ultimi allievi. Nonostante il grande rispetto che nutrì nei confronti del maestro - il più grande compositore dell’epoca barocca - Kittel legò le sue tonalità allo „stile galante“. Ciò emerge soprattutto dal confronto dei preludi corali di Kittel con quelli di Bach. Joseph Haydn, le cui date di nascita e morte coincidono con quelle di Kittel, dedicò all’organo ben poche opere. L’Andante, con ogni probabilità, si deve alla penna del fratello Michael Haydn.
Nella Fantasia di Johann Ludwig Krebs echeggia un movimentato Solo, modulato su un unico registro tenore („en taille“), e la Sonata del figlio Carl Philipp Emanuel Bach fa sentire, nei movimenti iniziale e finale, i contrastanti effetti del forte-piano, che all’organo si realizzano distintamente con il cambio delle tastiere.Con questo programma, il trio cerca di dare accenti nuovi alla musica da camera. Le opere originali spaziano dall'impressionismo alla musica minimalista di Peterson. Impressionante la parità sonora tra i tre strumenti e le combinazioni di sonorità vive ed elastiche.

Johann Christian Kittel

1732 - 1809
Praeludium in D (Fantasia)
Choralvorspiel „Schmücke dich, o liebe Seele“
Choralvorspiel „Von Gott will ich nicht lassen“

Joseph Haydn
1732 - 1809
Praeludium in C
Andante

Johann Ludwig Krebs
1710 – 1780
Fantasia à gusto italiano

Carl Philipp Emanuel 
1714 - 1788
Bach Sonate B – Dur
Allegro, Adagio, Allegro

Johann Sebastian Bach 
1685 - 1750
Choralbearbeitung „Von Gott will ich nicht lassen“ BWV 658
Choralbearbeitung „Schmücke dich, du liebe Seele“ BWV 654
Praeludium und Fuge a – moll BWV 543