Archivio (150)

Mercoledì, 17 Luglio Scritto da
Marebbe, Sala manifestazioni

Duo Barta - Pereyra

Susanne Barta, mezzosoprano
Adrian Pereyra, chitarra
Susanne Barta, nata in Austria, ha iniziato i suoi studi alla Musikhochschule di Vienna e ha completato gli studi con Christel Borchers a Monaco di Baviera, specializzandosi in opera e oratorio. Ha partecipato a diversi progetti, tra cui l'Essen Kokerei Zollverein alla Ruhrtriennale e come solista nelle messe di Mozart e Haydn, l'Oratorio di Natale di Bach e i canti sacri di Piotr Eben, la Messa in do minore di Mozart e la Messa in si minore di Bach. Ha tenuto concerti solistici al Lago di Orta nella Sala Eleo- nora Tallone con la pianista Arabella Cortesi Lea, nella sala dei Fazzioli di Sacile e con l'Orchestra dell'Università di Linz. Susanne Barta vive a Monaco di Baviera e si esibisce come solista in varie formazioni, tra cui il chitarrista Adrian Pereyra, il pianista Mizuko Uchida e il violoncellista Mathis Mayr.

Adrian Pereyra si dedica come interprete al campo della musica strumentale ed elettronica. I suoi strumenti principali sono la chitarra classica e la chitarra elettrica. Adrian Pereyra ha suonato come solista e camerista in ensemble, orchestre, produzioni musicali e di teatro di danza sotto la direzione di Daniel Harding, Michael Gielen, Hans Zender, Martyn Brabbins, Peter Rundel, Emilio Pomarico, Mstislav Rostropovich, Sylvian Cambreling, Stefan Asbury, Fabrice Bollon, Ilan Volkov, Marcus Bosch, Roland Kluttig, Ulf Schirmer e Peter Eotvos...Come solista ha tenuto concerti con l'Orchestra della Radio Bavarese e si è esibito alle Biennali di Venezia, Monaco e Lione, al Festival di Salisburgo, al Festival Schleswig-Holstein, al Donaueschinger e Wittener Tage für Neue Musik, all'Huddersfield Contemporary Music Festival, all'Autunno Stiriano, all'Hollandfestival e al Wien Modern.

Programma “cold genius Purcell arrangements”:

Una straordinaria serata incentrata nella musica di Henry Purcell e nella sua elaborazione da parte di compositori contemporanei. Ispirati dalla qualità compositiva e dalla qualità dell'anima del vasto lavoro del grande Orfeo Britannico, i compositori della serata intraprendono un viaggio musicale tra Rinascimento e modernità. Musicisti e compositori sono uniti dall'impegno spirituale con la musica di Henry Purcell, il quale riesce a comunicare direttamente con l'ascoltatore e a toccarlo.
Per questa serata, tutti i brani sono stati commissionati da A. Pereyra e sono dedicati al duo.

Puzzle di Purcell è un brano per mezzosoprano e chitarra elettrica basato su due brani di Henry Purcell: "Music for a while" e la il noto "Cold Song". Frammenti selezionati di queste due canzoni formano il materiale della sua composizione, che si intrecciano in modo intuitivo. La chitarra elettrica aggiunge ulteriori dimensioni a questa musica, originariamente radicata nel primo barocco inglese, con suoni rock e heavy metal. Il risultato è un nuovo suono che si estende per un periodo di 300 anni e racconta una storia di dolore e consolazione (Karlheinz Essl).

Per felshin geschmolzen/freedom in chains il compositore è partito dall'aria di Purcell „They told us that you mighty powers above “del "The Indian Queen", in particolar modo dalla melodia: l’artista si è poi riallacciato e allontanato da essa, lasciandola risuonare per poi ritornarci. Tornato all’alloggio, ha aggiunto non solo le proprie fantasie sonore, ma anche un nuovo testo tratto dal poema "Maximilian" di Gertrud Kolmar, ritenuto adatto sia dal punto di vista tematico che atmosferico e in espansione per costruire ponti nel corso dei secoli (Bernhard Weidner).

Solitamente, uno degli approcci più creativi e fruttuosi è quello di combinare elementi che a primo impatto non si adattano del tutto. Nella poesia, ad esempio, nuove e interessanti associazioni si creano combinando parole insolite. Per il compositore ciò avviene similmente nella musica: la potenza della musica di Purcell si distingue così singolarmente dalle altre del suo tempo che non è un problema il compositore mettere in contrapposizione essa con la musica del proprio tempo. Pensando a quello che a prima vista potrebbe essere l'accompagnamento più inappropriato e stupido per la melodia di "One Charming Night" l’artista è giunto ad una sorta di strano incrocio funk. Il risultato è stata un'interessante energia di attrito che determina la dinamica del pezzo. La maggior parte delle volte i processi di trasformazione vengono seguiti nei luoghi in cui un tipo di musica si fonde in un altro (Moritz Eggert).
Bubbles per chitarra e riproduzione tramite altoparlanti per PC; il titolo si riferisce generalmente a forme di comunicazione autoreferenziale e pregiudizievole che si sono diffuse attraverso l'uso crescente dei mezzi di comunicazione digitale. L'attivista di Internet Eli Pariser ha coniato il termine "bolla filtro" per descrivere la falsificazione o il restringimento della realtà attraverso notizie personalizzate, flussi e ricerche su Internet. In queste bolle, le stesse informazioni vengono presentate più volte in forma leggermente modificata, guadagnando così una irresistibile persuasività. Bubbles è anche il nome della scimmia di Michael Jackson. Un arrangiamento dei due è servito all'artista americano Jeff Koons come modello per una scultura in porcellana a grandezza naturale, messa all'asta da Sotheby's nel 2001 per l'allora cifra record di 5,6 milioni di dollari (Orm Finnendahl).

Henry Purcell
1659-1695
The Cold Song
„King Arthur or the British Worthy “ Z.628
Arrangemet: A. Pereyra

Bernhard Weidner
*1965
felshin geschmolzen/freedom in chains
Purcell-Paraphrase „They tell us that you mighty powers “

Karlheinz Essl
*1960
Puzzle of Purcell
„Music for a while “& „The Cold Song “

Henry Purcell
Oh Solitude
Z.406 Arrangement: A. Pereyra / B. Britten

Moritz Eggert
*1965
One Charming Night
„One Charming Night “from „The Fairy Queen “

Henry Purcell
Music for a while
“Oedipus, King of Thebes”
Arrangement: A. Pereyra (2015)

Orm Finnendahl
*1963
Bubbles
„When I am laid in Earth “
für E-Gitarre Solo und Tonband

Henry Purcell
When I am laid in Earth
„Dido und Aeneas “ Z.626
Arrangement J. Öllinger
Venerdì, 19 Luglio Scritto da
La Valle, Chiesa

Ensemble Fidicinium

Joseph Höhn, violino & dir.
Stefanie Steger, soprano
Sophia Andrich, soprano
Andrea Ferroni, violino
Nathan Chizzali, violoncello
Andreas Benedikter, organo
Pietro Prosser, teorba
L'Ensemble Fidicinium viene fondato nel 2017 da Josef Höhn, David Mondini e Andreas Benedikter e si avvale della collaborazione dei migliori giovani musicisti altoatesini. Dedito alla prassi esecutiva storicamente informata, l'Ensemble Fidicinium fonda il suo lavoro su due cardini – da un lato l'applicazione delle conoscenze acquisite nell’ambito della prassi esecutiva storica dalla ricerca musicologica moderna dove anche l'improvvisazione diventa parte attiva e componente fondamentale dell'esecuzione, dall’altro il desiderio di un’esperienza musicale vivida e la ricerca costante di un suono specifico ed individuale per ogni opera eseguita. Anche se è una formazione strumentale, L'Ensemble Fidicinium non perde di vista l'aspetto vocale del grande repertorio sia del primo che del tardo barocco avvalendosi della collaborazione di musicisti come il soprano Stefanie Steger e il mezzosoprano Sophia Andrich. Le cantanti, entrambe altoatesine, hanno avuto modo di approfondire lo studio della prassi esecutiva sia durante la propria formazione musicale sia attraverso l'attività concertistica stessa. Attraverso il suo lavoro, l'Ensemble Fidicinium desidera trasmettere lo spirito musicale delle opere dei grandi maestri del passato e stuzzicare negli ascoltatori la curiosità di voler ricoprire preziosi tesori celati nelle pagine del tempo.

Programma “celebramus!”:

Celebramus! Accompagnati dalla musica del primo barocco, gl'inni, le preghiere e i canti d’amore spirituale narrano le gioie e i dolori della vita. Il programma mostra, attraverso Claudio Monteverdi, la grande influenza dello stile italino dei grandi maestri quali Johann Heinrich Schmelzer (1623-1680) e Dietrich Buxtehude (1637-1707). “Venite, venite” parla dello sconfinato amore divino che chiama i fedeli a sé nella terra promessa, un “paese buono e spazioso, un paese dove scorrono latte e miele” (Esodo 3:8). “Iste confessor” è un inno a San Martino il cui testo risale a più i 1000 anni fa. In questa antica preghiera, le due voci affidano al santo le proprie preoccupazioni come, in modo simile, nel “Sancta Maria” i fedeli confidano nell’intercessione da parte della Vergine. Tratto da un versetto del Cantico dei Cantici, il testo poetico del “Pulchra es” racconta di come l'amato chieda all’amata di distogliere da lui i suoi begli occhi che altrimenti rischierebbero di turbarlo profondamente. È invece l’Amore dal punto di vista femminile quello che viene descritto in “Salve Iesu” dove Gesù è visto come lo sposo dell’anima, l’unico al quale essa donerà il suo cuore. Più spirituale nel carattere è invece “Herr, wenn ich nur dich hab”, un pensiero intimo secondo il quale solo il rapporto con Dio è importante, le altre cose non contano. Il programma viene completato da tre sonate dalle “Duodena Selectarum Sonatarum” (1659) di Johann Heinrich Schmelzer.

Dietrich Buxtehude
1637-1707
Toccata in G-Dur BuxWV 164

Claudio Monteverdi
1567-1643
Iste confessor “Selva morale e spirituale” SV 279
Venite, venite
Pulchra es “Vespro della Beate Vergine” SV 206

Johann Heinrich Schmelzer
1623-1680
Sonatina VI Duodena selectarum sonatarum

Claudio Monteverdi
1567-1643
Sancta Maria

Johann Heinrich Schmelzer
1623-1680
Sonatina IV aus Duodena selectarum sonatarum

Dietrich Buxtehude
1637-1707
Herr, wenn ich nur dich hab

Johann Heinrich Schmelzer
1623-1680
Sonatina I aus Duodena selectarum sonatarum

Dietrich Buxtehude
1637-1707
Salve Jesu BuxWV 94
Domenica, 21 Luglio Scritto da
San Cassiano, Sala manifestazioni

La douceur et l'esprit

Nadia Prousch, flauto dolce
Veronika Egger, violino & viola da gamba
Marianna Bisacchi, clavicembalo
Nadia Prousch è nata a Brunico nel 1979. Ha ricevuto la sua prima formazione musicale a San Martino in Badia, con Iarone Chizzali e Jutta Cristofolini, proseguendo a Brunico con Petra Niederwolfsgruber. Nel 1996 e 1998 ha vinto il primo premio al concorso giovanile Prima la musica in Austria. A partire dal 1998 ha studiato flauto dolce all’università di Vienna con Hans Maria Kneihs. Laureata con lode nel marzo 2005, ha conseguito numerose onorificenze all’università. Ha proseguito lo studio postgraduale all’Amsterdamse Hogeschool voor de Kunsten con Walter van Hauwe, frequentando corsi di perfezionamento con Gerd Lünenebürger e Lorenzo Cavasanti. Si è esibita in numerosi concerti in tutta Europa: Austria, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia e Svizzera. Dal 2007 è insegnante presso l’Istituto Musicale della provincia di Bolzano.

Veronika Egger vive e lavora in Alto Adige. Dopo gli studi di violino svolti presso il conservatorio di Bolzano, con i professori Isabella Cavagna e Georg Egger, si è specializzata in Musica del XX secolo e Musica contemporanea con il professor Martin Mumelter presso il Mozarteum di Salisburgo, e in Musica da camera con Lukas Hagen, Thomas Riebl e Rainer Schmidt. Ha conseguito poi la specializzazione in Musica antica presso la Musikhochschule di Monaco di Baviera, con i professori Mary Utiger, Kristin von der Goltz e Christine Schornstein. È stata avviata allo studio della viola da gamba da Arno Jochen e Hille Perl. Attualmente è primo violino e violino solista del Conductus Ensemble di Merano, che coniuga musica antica e moderna. Da anni è membro dell’Accademia d’archi di Bolzano. Si esibisce anche con l’ensemble Cordia di Brunico. Infine è violinista e cantante del Opas Diandl - un gruppo che coltiva e interpreta la tradizione della musica popolare dell’arco alpino in chiave moderna e del tutto innovativa.

Marianna Bisacchi, fiorentina, ha studiato pianoforte al conservatorio della sua città sotto la guida di Maria Tipo e Alessandro Specchi, diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione. In seguito si è perfezionata con Konstantin Bogino per il pianoforte, e con Maureen Jones e Dario De Rosa per la musica da camera. Interessata alla prassi esecutiva barocca, ha frequentato la classe di clavicembalo del conservatorio di Trento; tra i suoi insegnanti si ricordano F. M. Recchia, G. Di Meo, F. Braga e A. Marcon; ha poi approfondito gli studi con C. Astronio. Come clavicembalista ha partecipato a corsi e masterclass tenuti da G. Murray, A. Staier e A. Lawrence-King. Ha collaborato inoltre come clavicembalista accompagnatrice ai corsi estivi dell’Accademia di Musica Antica di Bolzano, ha suonato per varie società concertistiche tra cui il Copenhagen Summer Festival, l’Autunno Musicale di Como e la Società di Musica da Camera di Bologna. Ha effettuato registrazioni e dirette radiofoniche per RAI 3. Attualmente è docente di musica da camera al conservatorio di Verona.

Programma “Bach Blüten - Bach Flowers”:

Un flauto dolce svelto e leggero, un violino che sa tramutarsi in viola da gamba e un clavicembalo fedele si incontrano ed intrecciano le loro voci creando un incanto di suoni e colori. Dal loro suonare traspaiono la gioia nel dedicarsi alle opere “antiche” così come a quelle “nuove”, il piacere di sperimentare e la ricerca di varietà. I fiori di Bach sono essenze di fioriture diverse con effetti benefici. Il loro effetto sulle emozioni è sottile ma tuttavia forte, dolce e potente, come lo è quello della musica sull’uomo. Il programma che presentiamo è un ideale Hortus Musicus in cui addentrarsi a godere di profumi, colori e atmosfere diverse, ornato da fiori musicali dall’antico al contemporaneo.

Marco Uccellini
1603-1680
Sonata IV a violino solo
„La hortensia virtuosa “
per violino e basso continuo

Georg Philipp Telemann
1681-1767
Trio in fa-maggiore
per flauto dolce, viola da gamba e basso continuo
vivace – mesto – allegro

Jaques Morel
1700-1749
Chaconne en Trio
per flauto dolce, viola da gamba e basso continuo

Johann C. F. Fischer
1662-1746
Da „Les pièces de clavecin “, op. 2
Mazzetto di Fiori musicali

Vanni Moretto
*1967
„Fiori di Bach“

Philibert Delavigne
ca. 1700-1750
Da op.4 „Les Fleurs “
„La primula “
„Il giacinto “

Pierre Prowo
1697-1757
Triosonata in re-minore
per flauto dolce, violino e basso continuo
allegro – adagio – allegro – presto

Tarquinio Merula
ca. 1595-1655
Canzone „La Cattarina “
per flauto dolce, violino e basso continuo
Lunedì, 22 Luglio Scritto da
Badia, Chiesa

Concerto d'organo

Olga Persits, organo
Olga Persits è nata nel 1987 a Mosca, dove ha studiato pianoforte e organo, e ha completato gli studi pianistici al conservatorio Tschajkowski con la Prof. Irina Osipova. Ha intrapreso la carriera musicale all’età di 11 anni, per poi perfezionarsi in organo, clavicembalo e pianoforte. Nel 2010 ha proseguito gli studi di organo in Germania. Ha studiato organo e musica sacra al conservatorio di Lubecca. Attualmente studia al conservatorio per musica e teatro di Amburgo, con Wolfgang Zererer. Si esibisce in tournée in Germania, Italia e Russia su organi storici e moderni, sia come solista che in ensemble. Nel 2018 ha vinto il secondo premio al 6° Concorso Internazionale Daniel Herz Organ Competition di Bressanone (Italia). Dall’ottobre 2018 Olga Persits è impiegata come organista e cantore presso la chiesa evangelico-luterana di Hittfeld.

Programma “summit Bach 2”:

"Bach: influenze dal nord e dal sud”, Johann Sebastian Bach utilizzò nelle sue composizioni le varie tradizioni musicali del suo tempo, provenienti dalla Francia, dall'Italia o dal nord della Germania, letteralmente "assorbite", e le elaborò in una nuova forma superiore difficilmente raggiungibile di nuovo.

François Couperin
1668-1733
Offertoire sur les Grands Jeux aus „Messe à l'usage der Paroisses

Johann Sebastian Bach
1685-1750
Trio d-Moll BWV 583
Fantasie G-Dur (Pièce d'orgue) BWV 572
„An Wasserflüßen Babylon“ BWV 653b

Dietrich Buxtehude
Präludium in C BuxWV 138

Georg Böhm
1661-1733
Partita „Ach wie nichtig, ach wie flüchtig“

Dietrich Buxtehude
„Gott der Vater wohn uns bei“

J.S. Bach
1685-1750
Toccata C-Dur BWV 566a
Mercoledì, 24 Luglio Scritto da
Corvara, Sala manifestazioni

Tanja Agreiter & Duo Moebius

Tanja Agreiter, flauto
Fabio Catania, viola
Giorgio Napolitani, chitarra
L’Ensemble Moebius è costituito dal duo di viola e chitarra, strumenti che trovano un perfetto connubio nella cosiddetta musica da salotto, e dal flauto di Tanja che, con il suo caratteristico suono, porta brio ed eleganza al gruppo.

Programma “Invitation to dance”:

Il programma è incentrato sulla danza: danze di compositori per lo più latinoamericani ma di culture profondamente diverse. Ci saranno le danze andine di Celso Garrido Lecca, che sono musiche originali, non antiche melodie adattate, scritte usando le scale modali degli inca del Perù. Seguirà il tango argentino, di cui Piazzolla resta sempre un insuperato alfiere, e non mancheranno le forme musicali popolari brasiliane: il choro, la bossa nova e la samba, nella interpretazione fresca che le dà Celso Machado. Uno sguardo alle origini della musica latinoamericana: le canzoni popolari dello spagnolo De Falla, scritte usando i ritmi iberici e flamenchi che di lì a poco sarebbero traghettati verso il sud America. Cosa c'entra Rossini? Come si può non sentire il desiderio di alzarsi e muoversi, come pizzicati dalla tarantola, ascoltando il ritmo frenetico del crescendo rossiniano!

Gioacchino Rossini
1792-1868
"italiana in algeri" trascrizione di Antonino Madonni

Celso Garrido Lecca
*1926
Danzas Populares Andinas
Alegre
Ritmico
Nostalgico
Alegre

Astor Piazzolla
1921-1992
Le Grand Tango

Celso Machado
*1953
Musique Populaire Brasilienne
Pacioca
Quebra Queixo
Piazza Vittorio
Algodao Doce
Sambossa
Pè de Moleque

Manuel De Falla
1876-1946
Suite populare espanola
El panho moruno
Asturiana
Cancion
Polo
Nana
Jota


Gioacchino Rossini
Ouverture “Il barbiere di Siviglia”
Lunedì, 29 Luglio Scritto da
Duo Gabrielli & Visintainer

Duo Gabrielli & Visintainer

Saverio Gabrielli, violino
Stefano Visintainer, pianoforte
Saverio Gabrielli, nato a Trento nel 1990, si è diplomato in violino con il massimo dei voti e la lode al conservatorio E. F. Dall’Abaco di Verona. Ha proseguito i suoi studi con il M° Ilya Grubert al Conservatorio di Amsterdam, conseguendo nel giugno 2016 il Bachelor of Music. Ha partecipato alle masterclasses dei M° Pierre Amoyal, Nobuko Imai, Ida Haendel. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il 1° premio assoluto all’European Music Competition di Moncalieri (TO), il 1° premio all’edizione straordinaria del Premio Francesco Geminiani di Verona. Attivo in varie formazioni cameristiche, si è esibisto in numerosi sodalizi concertistici, tra cui l’Anima Festival (Cuneo), l’Estate Musicale Frentana (Chieti), il Palermo Classica, collaborando con importanti musicisti quali Arvo Pärt, Colin Carr e Richard Stoltzman. Collabora stabilmente, in qualità di primo violino, con l’ensemble The String Soloists della violinista Lisa Jacobs di Amsterdam, con il quale ha inciso i concerti per violino di Locatelli e Haydn per l’etichetta Cobra Records.

Stefano Visintainer
è nato a Trento nel 1991, e ha conseguito il diploma di pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio F. A. Bonporti di Trento, allievo della M° Marina Cainelli. Nel 2014 ha ottenuto il master in pianoforte presso il conservatorio di Trento, partecipando al progetto Erasmus e studiando nella classe della M° Rasa Biveiniene al Conservatorio Superiore di Vigo (Spagna). Ha ottenuto primi e secondi premi in concorsi Nazionali e Internazionali tra cui Giovani pianisti di Osimo, Città di Cesenatico e Città di Bucchianico. Nel 2014 vince il primo premio al concorso pianistico internazionale Music without limits tenutosi in Lituania. Durante i suoi studi ha preso parte a numerose masterclass con docenti di chiara fama come: J. Demus, L. Zilberstein e A. Lucchesini. Attivo sia come solista che come camerista, ha svolto un’importante attività concertistica in Italia e all’estero: si è esibito in importanti festival tra cui la XXXII rassegna Musicainsieme di Pordenone, al Gohliser Schlösschen (Lipsia), Suonar crescendo (Treviso), Piano festival Vigo (Spagna) e altri. Nell’ottobre 2018 ha terminato il master di musica da camera con il massimo dei voti e la lode.

Programma “The rhetoric of the soul”:

“la retorica dell’anima”
Il dare voce all’animo umano è una conquista che l’Uomo ha da sempre seguito e osservato con ammirazione e religioso silenzio. Attraverso le loro opere, musicisti, pittori e artisti hanno dato vita nei secoli ad un vero e proprio racconto dell’animo, gettando spunti di riflessione e approfondimento interiori. Se il celebre Präludium and Allegro del viennese Fritz Kreisler vuole essere un esempio di nostalgia e calore magico in musica, la Sonata n.4 op. 23 di Beethoven si caratterizza invece per l’incisività, il rigore della forma, “macchiati” a tratti di fantasia preromantica. In Gluck invece sono la tristezza e la disperazione ad essere dominanti per l’impossibilità di Orfeo di trovare la sua Euridice. La passione, la volontà, il dubbio, l’inquietudine, la melanconia e tenerezza sono tutti stati d’animo che Schumann esprime magistralmente nella sua Sonata op. 105, composta nell’arco di una sola settimana a Düsseldorf nel settembre 1851. In Apres un Rêve sono le esperienze del sogno, della fantasia e del ricordo che colorano queste pagine. In tempo Andantino, Faurè scrive questo brano tra il 1870 e il 1877 come parte dei Trois mèlodies op. 7 per voce e pianoforte. Il programma di questa sera vuole essere un duplice viaggio: da un lato il Classicismo tedesco come punto di partenza e il Romanticismo come punto d’arrivo, dall’altro un excursus musicale della sensibilità umana, intesa quest’ultima come tavolozza di colori che i compositori hanno usato per i loro “quadri musicali”.

Fritz Kreisler
1875 - 1962
Präludium and Allegro “In the style of Pugnani”

L. van Beethoven
1770 – 1827
Sonata n. 4 in La minore op. 23
Presto, Andante scherzoso, più Allegretto, Allegro molto

C. W. Gluck
1714 - 1787
Melodie da Orfeo ed Euridice

Robert Schumann
1810 – 1856
Sonata n°1 a-moll, op. 105
Mit leidenschaftlichem Ausdruck
Allegretto
Lebhaft

Gabriel Faurè
1845 – 1924
Apres un Rêve

T. A. Vitali
1663 - 1745
Ciaccona
Venerdì, 09 Agosto Scritto da
Corvara, Sala manifestazioni

Ensemble Tonschmiede

Tobias Winbeck, Jakob Gollien, Lukas Müller, Lukas Zeilinger, Wilfried Prader, tromba
Christoph Latzel, corno
Markus Wagemann, Daniel Vesel, Andreas Kofler, Matthias Franz, trombone
Sebastian Marhold, tuba
Pascal Klaiber, percussioni

Le basi del sodalizio internazionale di suonatori d’ottoni “Tonschmiede – das Blechprojekt” furono poste già durante i comuni anni di studio presso il conservatorio di Monaco. Esibendosi da anni in formazioni alterne, i dodici musicisti hanno saputo entusiasmare il pubblico proponendo un repertorio che abbarccia la musica degli ultimi cinque secoli. Allo stesso tempo, i giovani musicisti hanno percorso le vie del professionismo orchestrale in Germania, Austria, Italia e Svizzera, e tramandano il loro sapere in qualità di insegnanti. Tra componimenti originali e arrangiamenti eseguiti con assoluta padronanza, i programmi dell’ensemble spaziano dalla musica classica al jazz, fino alla musica popolare. Dopo tanti anni, l’entusiasmo e la grande gioia condivisa di fare musica rappresentano ancora il motore che muove i musicisti nella continua ricerca di sfide sempre nuove, e di nuovi e coinvolgenti programmi da interpretare nella classica formazione d’ottoni, composta da cinque trombe, un corno, quattro tromboni, una tuba e batteria.

Programma “Ricercar, Rodeo & dance”:

Con il programma “Ricercar, Rodeo und andere Reigen”, il gruppo internazionale di suonatori d’ottoni tende un arco musicale comprendente la musica della nobiltà di corte del Rinascimento inglese al tempo della regina Elisabetta Ia, fino alle sonorità popolari del gruppo Rock Queen, attivo tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 del secolo scorso. Questo variegato programma proposto dai dodici musicisti comprende composizioni di J. S. Bach, W. Lutoslawski, Leroy Anderson ed altri compositori, accompagnando allegramente attraverso secoli, stili e continenti diversi.

Anthony Holborne
1545-1602
„Suite “from „The Fairie Round “

Johann Sebastian Bach
1685-1750
„Ricercar“ from „Das musikalische Opfer“
(Arr. D. Baldwin)

Witold Lutoslawski
1913 - 1994
„Variationen“ über ein Thema von Paganini
(Arr. R. Harvey)

Felix Mendelsohn – Bartholdy
1809-1847
Denn Er hat seinen Engeln“(Arr.: E. Crespo)
Oratorium„ Elias “

Kerry Turner
1960*
Ricochet

Leroy Anderson
1908-1975
Serenata

George Gershwin
1898-1937
Got A Little Rhythm
(Arr. Allan Gout)

Andreas Kofler
1982*
Der Tonschmiedler

Queen
A Queen Medley
(Arr. P. Lawrence)
Martedì, 13 Agosto Scritto da
La Villa, Ciastel Colz

Ensemble Dimonic

Judith Gheissler, Lucia Kastlunger, vocals
Moritz Grübel, alto sax
Florian Donaubauer, keys
Hubert Dorigatti, guitar
Johannes Göller, bass
Matthias Bäuerlein, drums
Aaron Hantke, pecussion
Dimonic - Il nostro cuore, la nostra anima, la nostra musica
Le composizioni delle due cantanti Judith Geissler e Lucia Kastlunger contemplano diversi generi musicali: pop, jazz e funk. Questi generi, amalgamati in modo creativo e innovativo, danno vita a qualcosa di unico e particolare. Supportate da una band meravigliosa, le cantanti presentano le loro canzoni in due lingue: inglese e italiano. Dimonic è sinonimo di intrattenimento con una realtà piena di vita, di connubio perfetto tra energia e armonia: „la dolce vita” incontra „la vera vita”.

Programma „Me & You “:

  1. Hey You
  2. Beauty Of Life
  3. Anima
  4. Speranza
  5. Illusione
  6. Into The Groove
  7. Il Volo
  8. Silenzio
  9. Inspired
  10. The Way
  11. Me & You
  12. Tranquilità
Giovedì, 15 Agosto Scritto da
Badia, Chiesa

Schwanthaler Trompetenconsort

tromba naturale
Franz Landlinger
Bernhard Bär
Bernhard Mühringer
Martin Mühringer
Christian Smieth
Christian Oberleitner
Thomas Oberletiner
Nikolay Gerov

Johannes Fuchshuber, trombone barocco
Marina Oman, organo
Michael Juen, timpani

L’ensemble Schwanthaler Trompetenconsort è stato fondato nel 2000 presso la Anton Bruckner Private University. Fin dagli esordi, una delle sue principali finalità è stata quella di far rivivere il fasto e lo splendore della musica per tromba diffusa nelle principali corti europee tra il XVI e il XVIII secolo. Come era consuetudine nelle bande di corte dell’epoca, il Schwanthaler Trumpetenconsort suona con un massimo di otto trombe e due timpani; nella letteratura concertante il trombone e l’organo sono aggiunti come basso continuo. Nel 2011 la Schwanthaler Trumpetenconsort ha vinto il concorso internazionale H.I.F. Biber con il massimo del punteggio. Da quel momento in poi l’attività concertistica è proseguita con regolarità, con inviti della WDR alla grande Funkhaus di Colonia e ai Days of Early Music di Ratisbona. Il Schwanthaler Trumpetenconsort suona con strumenti originali o con copie realizzate in proprio, e con grande riguardo per la pratica esecutiva storica e la ricerca di un suono originale che rifletta lo spirito dei compositori dell’epoca. Trombe Leonhard Ehe (Norimberga) del XVII secolo, di Rainer Egger, Basilea. E timpani originali barocchi del XVIII secolo.

Programma „Trummet ist ein herrlich Instrument...“:

La tromba, che da 3500 anni accompagnatrice in guerra e in pace in varie forme, ha conosciuto un grande boom nel XVII e XVIII secolo. I trombettisti, formati ai massimi livelli e in parte organizzati in gilde, erano tra i membri più importanti delle bande di corte e delle orchestre. Il suono radioso della tromba si combinava con il potere e lo splendore delle autorità spirituali e secolari. Fino all'invenzione delle valvole nel XIX secolo, le trombe erano usate principalmente come strumenti di tono naturale. Anche se l'accordatura di base poteva essere cambiata con l'aggiunta di ritorti aggiuntivi di diverse lunghezze, la gamma tonale rimaneva limitata alla serie di toni naturali. Per poter suonare nel registro acuto chiamato “Clarino", ci sono voluti anni di pratica e una buona costituzione fisica. Solo allora è stato possibile padroneggiare le parti di tromba virtuosistiche e molto acute, spesso scritte da compositori barocchi. Il programma contiene brani di corte per trombe del XVII e XVIII secolo. La musica per tromba solista e le composizioni che richiedono fino a undici esecutori dimostrano un magnifico splendore sonoro. L'acustica di molte cattedrali barocche erano adatte per le costellazioni corali, per cui la chiesa viene riempita dal suono da tutti i lati per dare vita a tutte le sfaccettature della musica trombettistica barocca. Utilizzando copie di trombe storiche e tenendo conto delle conoscenze attuali della pratica esecutiva storica, sentiamo oggi i brani come avrebbero potuto essere eseguiti allora. (Dr. Ernst Schlader)

Baroque Music for Trumpet Consort

C. Bendinelli
1542 – 1617
Einzugsmusik nach alter Tradition der Hoftrompeterkorps
(München 1614)

J. G. Reiche
1667 – 1734
Fanfare für Solotrompete (Leipzig um 1720)

G. Fantini
1600 – 1675
Sonata No. 3 – detta del Niccolini (1638)
für Solotrompete und Continuo

Anonymus
Sonate à 5 (Kremsier, 1670)

R. Weichlein
1652 – 1706
Drei Duette (Lambach, 1695)
Der Halter
Der Gu-gu
Gute Nacht

A. D. Philidor
1652 – 1730
Marsch für Pauke Solo

G. Fantini
Sonata No. 8 – detta del Nero (1638)
für Solotrompete und Continuo

G. Fantini
Duetto con eco

F. Donninger
1716 -1781
Aufzüge einer musikalischen Seeschlacht

B. Pasquini
1637 – 1710
Variazioni capricciose

A. Salieri
1750 – 1825
Zwei Aufzüge für acht Trompeten und Pauken in zwei Chören

H. I. F. Biber
1644 – 1704
Sonata Sancti Polycarpi à 9
Lunedì, 19 Agosto Scritto da
Badia, Sala manifestazioni “Ciasa Runcher”

Ensemble Delirio

David Drabek, violino
Pablo de Pedro, violina
Philipp Comploi, violone
Jeremy Joseph, clavicembalo
Dalla Svizzera, dalla Spagna, dall’Austria e dal Sudafrica a Vienna, la casa comune scelta in nome della musica. Cresciuti insieme tra varie e rinomate formazioni, nel 2008 hanno costituito l’Ensemble Delirio con l’idea di riproporre nel presente i suoni storici originali.

David Drabek è primo violino della Wiener Akademie. Dal 2009 gli è stata affidata anche la gestione dei progetti. Nel 2010 ha sostituito il maestro Haselböck come direttore artistico del Festival di Reinsberg. Drabek è anche membro del Bachconsort Wien, dell’Orchestra da camera per la musica antica e nuova moderntimes_1800 e del Vienna Chamber Ensemble Prisma. Drabek ha anche suonato con il Concentus Musicus Wien, il Balthasar Neumann Ensemble e con l’Orchestra da camera di Basilea. David Drabek esprime il suo entusiasmo per la musica moderna come ospite in svariate produzioni del Klangforum Wien. È insegnante al Centro per l’educazione musicale e docente a contratto all’Università di Vienna. Condivide e trasmette la sua vasta esperienza anche nei corsi di perfezionamento.

Pablo de Pedro Cano
è nato a Madrid nel 1977 e ha studiato con Thomas Riebl e Veronika Hagen al Mozarteum di Salisburgo. In veste di prima viola dell’European Union Chamber Orchester si è esibito in Europa, USA e Sud America. Come membro del Concentus Musicus Wien ha avuto la possibilità di lavorare con Nikolaus Harnoncourt. Specializzato nell’esecuzione su strumenti d’epoca, è prima viola del Balthasar Neumann Ensemble (Thomas Hengelbrock), di Europa Galante (Fabio Biondi) e della Wiener Akademie (Martin Haselböck). Ha suonato ai festival più prestigiosi e nelle sale da concerto di tutto il mondo, e ha inciso per le etichette Sony, Deutsche Gramophone, etc. Pablo de Pedro Cano è professore di viola barocca al Royal College of Music di Londra. Nel 2004 è stato invitato da Thomas Hengelbrock come insegnante di viola per l’Accademia Balthasar Neumann, impartendo lezioni private a studenti europei e cubani, prove di sezione per viola e per tutti gli archi. Da allora ha fondato un’accademia che realizza progetti in Europa e a Cuba (Cuban-European Youth Academy).

Philipp Comploi,
violoncello, è nato a Salisburgo e ha cominciato lo studio del violoncello all’età di 7 anni con Detlef Mielke, per proseguire al Mozarteum con Susanne Riebl, e poi con Rudolf Leopold alla Music University di Graz. Ha perfezionato gli studi nella classe di musica da camera di Chia Chou come violoncellista del trio pianistico TRIO ALBA che, fondato nel 2008, già poco dopo la sua fondazione ha entusiasmato il pubblico concertistico internazionale. Philipp Comploi è membro di diverse orchestre e gruppi, come la Wiener Akademie e il Bach Consort di Vienna. Con la Quadriga Consort si è esibito in tutta Europa e ha registrato CD per le etichette Carpe Diem e la Deutsche Harmonia Mundi. Ha partecipato come solista e concertista da camera ai festival musicali in tutta Europa, come i Festspiele di Salisburgo e lo Steirischer Herbst (2005), e si è esibito al Musikverein di Vienna, al Konzerthaus di Vienna, in Cina e in Sud America. Ha registrato CD e trasmissioni radiofoniche con l’ORF e la RAI.

Jeremy Joseph è nato a Durban, in Sudafrica. All’età di 14 anni è diventato organista nella cattedrale di Durban. Dopo le lezioni private con Hans Fagius a Copenhagen, ha studiato con Martin Haselböck al conservatorio di Lubecca, e con Jürgen Essl al conservatorio di Stoccarda. Nel 1999 Jeremy Joseph ha vinto il concorso internazionale Silbermann. Ha vinto il secondo premio al concorso internazionale d’organo di Dublino. Jeremy Joseph si è esibito nei rinomati festival di tutta Europa, come il Schleswig-Holstein Music Festival, l’Organ Week Nuremberg e ha suonato nella Musikhalle Hamburg, al Leipziger Gewandhaus, al Musikverein e Konzerthaus di Vienna, nella Hofkirche Dresden. Jeremy Joseph è organista dell’Orchestra della Hofburg di Vienna e si esibisce regolarmente con la Hofmusikkapelle, l’Accademia di Vienna, l’Orchestra Sinfonica di Vienna, l’Orchestra Filarmonica di Amburgo, l’Orchestra Tonkünstler, Mozarteum Orchestra Salisburgo.
Dal 2009 insegna all’Università di Vienna.

Programma “North - South Passage”:

L'epoca barocca vede il compositore sulla via per diventare un artista libero e sicuro di sé. Aperti al fascino dei modelli di ruolo italiani e francesi, i compositori hanno creato un linguaggio musicale diverso e unico nel mondo germanofono. Il risultato è stata una rete europea vivace, fitta e ricca di nuovi generi e forme musicali. Questa "passeggiata" musicale da sud a nord attraverso i più importanti centri del mondo germanofono mostra una selezione variegata e una panoramica musicale di opere cameristiche polifoniche e ballabili dei grandi maestri.

Heinrich Ignaz Franz Biber
1644 - 1704
Partia IV aus „Harmonia Artificioso-Ariosa“
Sonata. Adagio - Allegro - Adagio
Allemande
Trezza. Presto
Aria
Canario
Gigue. Presto Policinello. Presto

Johann Heinrich Schmelzer
c.1620/3 - 1680
Sonata á 2 in A Minor

Johann Schop
c. 1590 - 1667
Paduana & Galliard

Alessandro Poglietti
† 1683
Sonata á 2 in d Minor

Jan Ignác František Vojta
ca 1660 – ca. 1725
Suite „Parthia amabilis “
Sonata
Allemande
Courante
Sarabanda
Gigue
Retirada

Samuel Scheidt
1587 - 1654
Fantasia á 3