Badia Musica
Corvara

"Quella musica, ricordo..." - Progetto con ATERTEATER

Martedì, 26 Agosto alle 21:15
a Corvara
Progetto con ATERTEATER

Massimiliano Mastroeni, attore
Rosa Sarti, regia
Ensemble Mamblix5, quintetto fiati
Konrad Tavella, compositore

Prima esecuzione
QUELLA MUSICA, RICORDO...
liberamente tratto da "Sonata a Kreutzer" di Lev Tolstoj

con Massimiliano Mastroeni
e quintetto di fiati Mamblix5
Musiche di Konrad Tavella
regia di Rosa Sarti

Sinossi
La notte è il momento più adatto per raccontarsi e riflettere.
In una fredda notte in un posto perduto un uomo ricorda e rivive il suo passato e il segreto che porta dentro di se, dandogli vita. Una storia nata per caso, una sera, attorno ad un pianoforte.
Quella che doveva essere una bella serata sarà per quell'uomo l'inizio di un declino che lo porterà a commettere un gesto che lo segnerà per sempre.
Per colpa dei suoi fantasmi, delle sue idee..e della musica. Di quella musica.....

Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj
Tolstoj percepiva in questa sonata di Beethoven un'energia sessuale.
La musica è capace di donarci le sensazioni più diverse. In questa sonata lui percepiva la tentazione, l'abiezione che ne deriva, il rimorso che comporta. E il conflitto con una società basata sulla religione e la famiglia. Non a caso ha scelto questo come motivo scatenante della furia di Pozdnysev, quando vedendo la moglie che suona in perfetta sintonia con l'amico da lui presentatole, decide di maturare in sè la voglia, che fa diventare realtà, di ucciderla.
Il romanzo sarà pubbliccato, dopo molte revisioni, nel 1891."scritta con cattiveria". Sarà questo il commento della moglie di Tolstoj, Sonja, con la quale ebbe una relazione profonda e tormentata,
soprattutto nell'ultima parte della sua vita.

Note di regia
Non è solo per richiamarsi all'attualità più stringente, né per l'implicita bellezza del testo, la ragione di questo lavoro. Fondamentalmente ci piacciono "storie" in grado di svelare la vita e
le modalità di agire delle persone. In questo romanzo non c'è soltanto il racconto di un delitto
passionale ma l'analisi di una società, di un modo di pensare. E la musica, che dava il titolo all'opera, non è meno importante. Vissuta spesso come sottofondo nella quotidianità qui rivela la sua
funzione maieutica. Tira fuori cioè come una levatrice, sentimenti ( e in questo caso ossessioni) che sembravano sepolte. Per portarle alla luce e farle esplodere in tutta la loro violenza.
È un' epoca dove il rumore ha sostituito la musica. E purtroppo ancora nulla ha sostituito la barbarie....e questo è quello che più mi ha colpito.

Rosa Sarti